ENGLISH (il testo italiano è in fondo alla pagina)
The Revue
Internationale de l’Horlogerie (RIH) was a trade magazine published monthly in La
Chaux-de-Fonds (Switzerland). Its April 1952 issue was fully devoted to the self-winding wristwatch,
a product that over twenty years after its debut still struggled to gain
widespread acceptance among the public. As the Bales Watch Fair was
approaching, the obvious intent of the RIH was to promote the sales of a
timepiece that customers still found unreliable and too expensive.
The final pages are devoted to the impact of the self-winding watch on world markets. Retailers from all over the globe were invited to write about their experiences. Photo above: reports from Brazil and Canada.
ITALIANO
La Revue
Internationale de l’Horlogerie (RIH) era una rivista specializzata pubblicata
mensilmente a La Chaux-de-Fonds (Svizzera). Il numero di aprile 1952 fu
interamente consacrato all’orologio da polso automatico, prodotto che a oltre
vent’anni dal debutto stentava a conquistare il grande pubblico. Con l’avvicinarsi
della Fiera di Basilea, la finalità della RIH era ovviamente di favorire le
vendite di un segnatempo che il pubblico percepiva ancora come inaffidabile e troppo caro.
La breve storia dell’orologio
automatico fu affidata ad Alfred Chapuis, lo storico dell’orologeria più
prestigioso dell’epoca. Abraham-Louis Perrelet è citato come inventore negli
Anni 70 del 18esimo secolo. Alcuni anni più tardi, grandi orologiai come
Abraham-Louis Breguet e Louis Recordon brevettarono a loro volta sistemi
ingegnosi. Il britannico John Harwood fu il primo a creare un orologio da polso
automatico verso la fine degli Anni 20. A metà degli Anni 30, il Perpetual di
Rolex aprì la strada all’automatico moderno.Le pagine successive presentano un’ampia gamma di movimenti automatici contemporanei descritti dai loro fabbricanti. Nella terza foto dall’alto, calibri di produzione ETA e AS.
La maggior parte delle Case partecipanti all’imminente Fiera di Basilea esponeva orologi automatici. In queste pagine (quarta foto dall’alto) appaiono prodotti firmati Rolex, Movado, Omega e Breitling fra gli altri.
La sezione finale è dedicata all’impatto dell’orologio automatico sui mercati mondiali. La rivista invitò commercianti di ogni parte del globo a condividere le loro impressioni sul tema. Nell’ultima foto, i rapporti dal Brasile e dal Canada.
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