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Sulla copertina di questa rivista del 1967 troviamo una panoramica del centro espositivo di Basilea, sede della Fiera svizzera dell’orologeria fin dall’inizio degli Anni 30. Organo ufficiale della manifestazione, il Journal Suisse d’Horlogerie (Rivista svizzera dell’orologeria) pubblica una guida di 20 pagine destinata ai visitatori professionali, comprendente la lista degli espositori e l’ubicazione dei rispettivi stand.
L’editoriale (seconda foto dall’alto) è dedicato a una dichiarazione resa nel 1966 da Eiichi Yamada, presidente di Citizen, secondo la quale il Giappone diventerà il primo produttore mondiale d’orologi nel giro di cinque anni. La Svizzera deve preoccuparsi del suo concorrente asiatico? Sì e No, è la risposta. L’attuale ritmo di crescita sembra indicare che l’obiettivo dei cinque anni non è realistico. In quanto al futuro, dipenderà da fattori come la ricerca, lo sviluppo e il marketing. (nel 1977 il Giappone diventerà davvero il numero 1 mondiale, ma perderà il primato un anno dopo a favore di Hong Kong, ndr).
Nella sezione sulle tecniche di vendita (terza foto dall'alto) troviamo la seconda puntata di quelle che al giorno d’oggi chiameremmo le FAQ (domande frequenti) del compratore e le relative risposte. I temi principali sono la precisione e il prezzo degli orologi, ma c’è spazio anche per argomenti come i quadranti luminescenti, i dispositivi antiurto e i certificati di garanzia.
Visto che la vetrina è un richiamo importante per i potenziali compratori, la rivista offre qualche consiglio sull’allestimento. In alto a sinistra (foto in basso) c’è un esempio da non seguire. I due disegni sulla destra mostrano punti vendita attraenti.
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