ENGLISH
(il testo italiano è in fondo alla pagina)
In 1948, the Canton of Neuchâtel celebrated its 100th
anniversary as a Republic associated to the Swiss Confederation. This 700-page
book, published by the Canton’s government and printed by Courvoisier from La
Chaux-de-Fonds, deals with the local economic and cultural life.
Watchmaking does the lion’s share of the industrial
activities as a whole, making up half the pages of the relevant chapter.
A few timepieces manufactured in the Canton. Collectors
will readily recognize the Breitling Chronomat.
A workshop at Fontainemelon, the world’s oldest raw
movements manufacturer.
The second half of the book features the portraits of
several companies. A 3-page report deals with Spillmann & Cie., a casemaker
from La Chaux-de-Fonds. The text points out that Spillmann manufactures
waterproof watch cases since 1926 and gives a few interesting details about the
production process, but does not disclose the name of the company’s main
customer. We now know that it was Rolex, which entrusted Spillmann with the industrialization
of the Oyster patent.
ITALIANO
Nel
1948, il Cantone di Neuchâtel celebrò i 100 anni dalla sua fondazione come
Repubblica associata alla Confederazione Elvetica. Questo libro di 700 pagine,
pubblicato dal governo locale e stampato da Courvoisier di La Chaux-de-Fonds, tratta
la vita economica e culturale della regione.
L’orologeria
fa la parte del leone nel settore della produzione industriale, occupando metà
delle pagine del relativo capitolo.
Terza foto dall'alto: alcuni
orologi prodotti nel Cantone. I collezionisti riconosceranno subito il
Chronomat di Breitling.
Quarta foto dall'alto: un reparto di Fontainemelon, il produttore di movimenti grezzi più antico del
mondo.
Ultima foto: la
seconda metà del libro contiene i ritratti di numerose ditte. Tre pagine sono
dedicate a Spillmann & Cie., fabbricante di casse a La Chaux-de-Fonds. Il
testo sottolinea che Spillmman produce casse impermeabili fin dal 1926 e
fornisce dettagli interessanti sul processo di fabbricazione, ma non rivela il
nome del cliente principale. Oggi sappiamo che si trattava di Rolex, che affidò
a Spillmann l’industrializzazione del brevetto Oyster.